La costruzione degli argini sul Tevere, i primi villini, la grande Expo del 1911, il circo di Buffalo Bill a piazza d’Armi, i fornaciari tra Borgo e Trionfale, la nascita della Polisportiva Lazio, il tempo di guerra con i suoi eroi e le vittime. Sono alcuni dei temi che il libro Come eravamo. Prati 1860-1955 racconterà attraverso vecchie foto in bianco e nero.
Una storia del quartiere dalle sue origini fino alla metà degli anni Cinquanta, scandita da immagini custodite nei cassetti delle famiglie, delle parrocchie, scuole, botteghe. Il volume sarà una mappatura che toccherà numerosi argomenti, tutti tasselli di un grande mosaico, dai contorni inediti e appassionanti.
Se il timbro ufficiale sul certificato di nascita di Prati, riporta il 16 dicembre 1921 quale data di origine della zona – quando l’allora consiglio comunale (il sindaco era Giannetto Valli) ratifica una delibera di giunta del 20 agosto precedente – è pur vero che l’area era già parzialmente abitata e frequentata da prima. E le foto contenute nel libro ne sono testimonianza.
L’idea di dare vita a questa pubblicazione è di Typimedia che ha affidato il compito ad Antonio Tiso, giornalista e fotografo professionista, nato a Verona, ma residente da anni a Roma. Tiso ha già ha curato i volumi della collana “Come eravamo” per i quartieri Trieste-Salario, Monteverde, Montesacro, Nomentano e San Lorenzo.
Libri che si soffermano sui grandi eventi, sì, ma anche su piccoli episodi, aneddoti e curiosità, che per decenni sono rimasti custoditi gelosamente nelle soffitte e nelle cantine, depositi dei ricordi dei residenti. Finché qualcuno non ha deciso di raccogliere tutto quel patrimonio di foto e memorie e di farne un grande racconto corale sulla storia del quartiere.