La narrazione parte dai primi “fiorentini”, i Villanoviani, che si stabilirono nella zona di Piazza della Repubblica, dove, nel 1892, è venuta alla luce la loro necropoli. Sono i romani che fondano la colonia di Florentia e tracciano il primo profilo del centro storico, costruendo Ponte Vecchio e un grande teatro, i cui resti si trovano oggi sotto Palazzo Vecchio.
Nel Medioevo, gli ordini mendicanti fondano le grandi basiliche di Firenze: Santa Croce, Santa Maria Novella e Santissima Annunziata. Secoli dopo, esplode il Rinascimento, che fa di Firenze una delle città più belle e influenti in Italia e nel mondo. È il momento dei grandi maestri dell’arte, della scultura e dell’architettura: Michelangelo, Masaccio, Brunelleschi, che costruisce la cupola di Santa Maria del Fiore, sulla quale per secoli gli studiosi si interrogheranno, e Donatello, che con il suo David in bronzo crea la prima statua nuda dopo l’età classica.
Pagina dopo pagina, seguiamo le vicende della città attraverso la vita di grandi personaggi. Con Dante Alighieri, padre della lingua italiana e della Divina Commedia, nato a Firenze nel 1265, conosciamo il conflitto tra guelfi e ghibellini. Osserviamo, poi, Girolamo Savonarola, frate domenicano di Ferrara, sconvolgere Firenze con le sue prediche contro il lusso e la corruzione, per poi finire al rogo in Piazza della Signoria. Con le imprese sportive e umane del grande ciclista Gino Bartali, assistiamo al salvataggio di centinaia di ebrei dalla deportazione, cosa che gli valse, in seguito, il riconoscimento di “Giusto tra le nazioni”.
Gli ultimi capitoli del libro ci trasportano nella Firenze dei giorni nostri, raccontandoci, tra le altre cose, della devastante alluvione del 4 novembre 1966. La città si rialza grazie al coraggio dei suoi cittadini e all’aiuto dei cosiddetti “Angeli del Fango”, giunti da tutto il mondo per salvare le sue opere d’arte.