La Storia di Pescara racconta i due volti della città fin dalla preistoria.
Si ripercorrono le tappe più importanti, dagli scavi al colle del Telegrafo a quelli di Fontanelle, dai reperti in località ex Gesuiti alle scoperte nelle vicinanze di Villa Basile fino alla necropoli di Colle Pietra.
Perché Pescara, che in tanti credono sia una città nuova, ha una storia che affonda le proprie radici nel passato più remoto: quello dei primi uomini.
Qui, nella seconda colonia romana sull’Adriatico, si celebrava la dea egizia Iside. La dea del commercio e dello scambio sulle rive del Mediterraneo. E in effetti proprio la compresenza di popoli diversi e la ricchezza culturale che ne scaturisce, sono stati da sempre i tratti distintivi di questa città crocevia del Mediterraneo.
I luoghi della città sono raccontati in una narrazione piena di vitalità che ripercorre, strada dopo strada, i momenti più importanti della storia di Pescara. Dall’Età Imperiale al Medioevo, dall’Università di Pescara alla piazzaforte della città abruzzese, dalla costruzione della basilica della Madonna dei Sette Dolori ai Colli, alla battaglia nella quale i turchi attaccano nel 1566 con le loro 105 galee.
Fino al racconto del cuore settecentesco di Pescara e di Castellammare; della repubblica di Pescara del 1799 e fino all’autonomia comunale nel 1807, mentre nell’Ottocento si narra la storia della città abruzzese dall’Unità d’Italia alla Prima guerra mondiale.
La città è legata a doppio filo al nome del poeta Gabriele D’Annunzio, che qui è nato, nella residenza di famiglia in corso Manthoné 111, oggi casa museo. Pescara è l’ambientazione di molte delle sue novelle. Il “vate” la racconta come città malsana e povera.
Ma il vero volto, e forse anche l’anima profonda, della città prende forma nel Novecento con la ricostruzione dopo le due guerre mondiali, il boom economico con la nascita dell’Italvia, il sogno di Vittorio Verrocchio, le testimonianze letterarie di Pier Paolo Pasolini e Guido Piovene. E infine la Pescara sportiva, da quella calcistica di Galeone e del boemo Zeman, a quella dell’automobilismo sportivo e del volo, con inventori geniali ed eccellenze nazionali.