Il volume Pavia, le 100 meraviglie (+1) racconta la città come un luogo di storia, arte e bellezza, in uno scenario per molti abituale, ma che riserva sempre nuove sorprese. La meraviglia è proprio il dettaglio che si nasconde dietro luoghi di vita quotidiana, monumenti e spazi che caratterizzano la memoria di molti, tra residenti, nuovi abitanti e turisti.
Passeggiare per Pavia, libro alla mano, è un continuo imbattersi in palazzi e collegi storici, in chiese e antichi monasteri. C’è un posto privilegiato in cui accendere la curiosità e farsi prendere dalla voglia di conoscere la città e la sua evoluzione: è la basilica di San Teodoro che ci consegna, attraverso un bellissimo dipinto, la piantina più bella della Pavia che fu e che è. Partendo da qui arrivano le prime suggestioni: Borgo Ticino, Strada Nuova, il ponte sul Ticino con le lavandaie e i barcaioli, le torri e il Castello Visconteo. Un ampio panorama che ci consente poi di arrivare ai particolari: i cortili, le meridiane dell’Università, gli antichi balconcini in ferro, un’ansa del fiume, il colore di un palazzo, i roseti in fiore dell’Orto Botanico.
Pavia è arte ma anche natura. Il fiume, i parchi urbani, i sentieri protetti: tutto sembra abbracciare la città che si sente custodita dall’imponente cupola del Duomo che, terza in Italia per dimensioni, si profila davanti agli occhi senza abbandonarti mai.