La Storia dell’Aurelio, dalla preistoria ai giorni nostri, a cura di Sara Fabrizi e Antonio Neri, con le foto di Antonio Tiso, fa parte della collana editoriale Community Book dedicata alla grande storia di Roma. Un appassionante viaggio nel tempo, attraverso i luoghi e le storie del tredicesimo quartiere, che si trova nell’area ovest della città, a ridosso delle Mura Leonine e delle Mura Aureliane.
La storia del quartiere è indissolubilmente legata alla grande arteria stradale da cui prende il nome, la via Aurelia. Alcune città toccate dalla strada consolare sono state il luogo in cui hanno vissuto antichissime civiltà e, prima di loro, numerose specie di animali preistorici: a Castel di Guido si trova la Polledrara di Cecanibbio, che per la ricchezza dei suoi reperti archeologici e paleontologici è considerato uno dei più importanti depositi noti di elefante antico.
Il viaggio nel tempo continua con la storia antica: nel 304 d.C., nei pressi di Porta Aurelia, viene ucciso il martire cristiano Pancrazio, decapitato per essersi rifiutato di esprimere la sua fedeltà all’imperatore Diocleziano. Porta Aurelia cambia allora nome in Porta San Pancrazio. Qui, nel VI secolo, vengono costruite la basilica e le catacombe dedicate al santo, che diventeranno un importante luogo di pellegrinaggio.
Durante il Rinascimento il quartiere deve fare i conti con l’invasione di soldati tedeschi e spagnoli che entrano a Roma e, passando per Porta Cavalleggeri, saccheggiano Borgo Santo Spirito e San Pietro profanando chiese, rubando tesori e uccidendo chiunque si trovi sul loro cammino. Arriviamo alla storia moderna: Papa Innocenzo X, nato Giovanni Battista Pamphilj, fa restaurare piazza Navona, rendendola un capolavoro della Roma barocca. Gian Lorenzo Bernini costruisce la celebre Fontana dei Quattro Fiumi, mentre Francesco Borromini realizza la chiesa di Sant’Agnese in Agone.
Volti, nomi e luoghi si intrecciano, per restituire l’immagine viva di uno dei quartieri più estesi di Roma, crocevia di vissuti e storie diverse.