Racchiuso tra Piazza del Popolo e Piazza Venezia, il Campo Marzio è molto più di un semplice quartiere: è il cuore di Roma. Oggi, le vie del “Tridente” e le sue piazze sono le più note e frequentate della Città Eterna: via Margutta, via di Ripetta, via del Corso, via del Babuino, Piazza di Spagna, sono state lo scenario di eventi epici, dalla leggendaria fondazione di Roma ai giorni nostri.
La Storia di Roma Campo Marzio, a cura di Giancarlo Di Giovine e con le foto di Antonio Tiso, porta il lettore in una passeggiata ideale sui colli e sul Campo Marzio ai tempi dei re di Roma, quando quest’area è una piana esclusa dalle Mura Serviane. Da luogo di grandi adunate, ricco di monumenti di età imperiale, come il Mausoleo di Augusto e il Tempio di Adriano, nel Medioevo diventa “l’ortaccio”: i pellegrini che varcano Porta Flaminia (l’odierna Porta del Popolo) vengono accolti da preti, ospizi, mendicanti e prostitute.
È grazie alla maestria dei grandi artisti del Rinascimento e del Barocco che il rione cambia aspetto e vita. Nei secoli a venire, la sua storia si intreccia con quelle delle grandi famiglie dei Farnese, dei Borghese, dei Barberini, dei Colonna. Diventa il centro dei divertimenti, con i suoi tanti caffè e teatri, e della politica, con Palazzo Chigi e Montecitorio negli anni del Regno d’Italia e l’iconico balcone di Palazzo Venezia, dove Mussolini tiene i suoi proclami durante il regime.
Negli anni ’60 soffia il vento della Dolce Vita: a via Margutta abita il suo inventore, Federico Fellini. Poi arrivano il ’68 e la rivolta di Valle Giulia, le violenze e le stragi degli anni di piombo, il ritrovamento del corpo di Aldo Moro. E ancora: i “paninari”, le femministe a Campo de’ Fiori, fino al massiccio turismo di oggi e ai vandali della Barcaccia.