Lo straordinario viaggio alla scoperta di questi antichi colli ha inizio ben prima della comparsa dell’uomo, quando al loro posto troviamo solo un placido mare preistorico. Sono le portentose forze della natura a farli emergere, plasmando i loro fianchi fino a dargli l’aspetto che conosciamo oggi. Annoverati entrambi nella lista dei primi sette montes di Roma, sono testimoni diretti della storia della città fin dai tempi dei suoi primi abitanti.
Il Celio in particolare è teatro degli incontri notturni tra Numa Pompilio e la ninfa Egeria, il luogo scelto da Tullo Ostilio per la sua casa e quello in cui si insedia un gruppo di guerrieri etruschi tra le cui file c’è colui destinato a diventare re col nome di Servio Tullio. In età imperiale tra Celio e Colle Oppio sorgono veri e propri simboli dell’antichità, tra i quali basti citare la Domus Aurea e il Colosseo.
Con l’inizio del Medioevo assistiamo alle ripetute devastazioni dei barbari e alla consacrazione della religione cristiana, che proprio sul Celio fonda alcune delle sue chiese più antiche, come quelle di San Clemente e dei Santi Giovanni e Paolo, scrigni di storie e di leggende.
Nel Rinascimento il Colle Oppio assiste a un continuo viavai di artisti illustri, tra i quali Michelangelo e Raffaello, mentre più tardi sul Celio sorgono splendide ville signorili, veri musei a cielo aperto. Passando per i cambiamenti urbanistici di Roma capitale e del governo fascista, arriviamo alle storie di guerra e resistenza di chi il quartiere lo ha vissuto con la paura negli occhi e il coraggio di reagire.
Nonostante sia il cuore dei circuiti turistici, oggi la zona conserva una quiete difficilmente riscontrabile negli altri quartieri centrali di Roma. Attraverso le sue pagine, La Storia di Celio-Colle Oppio, a cura di Marco Eusepi, racconta un viaggio in cui si incontrano monumenti, leggende e personaggi straordinari. Un viaggio che non finisce mai di stupire.