Sono più di 200.000 le persone che abitano nel quartiere di Montesacro e molte di più si muovono tra Espero, Conca d’Oro e Città Giardino fino a Talenti e Tufello. Centri commerciali, nuove costruzioni, locali e ristoranti alla moda e per famiglie, Montesacro è uno dei quartieri emergenti più interessanti della Capitale.
La Storia di Montesacro racconta il quartiere dalla preistoria ai giorni nostri, attraverso tutte le epoche, i personaggi e le vicende che hanno attraversato la via Nomentana e l’Aniene, fino a trasformare le antiche campagne in ciò che vediamo oggi.
I villini liberty, l’antico ponte Tazio, la via Nomentana che raggiunge il grande polmone verde sull’Aniene, la torretta medievale e ponte Nomentano. E fra nuove costruzioni, imponenti centri commerciali e antichi viali alberati si muove una storia lunga secoli.
Dalla preistoria ai giorni nostri, La Storia di Montesacro attraversa i luoghi e li racconta come in una passeggiata a bordo di una macchina del tempo in grado di ridare vita alla storia.
Di queste parti è l’Uomo di Saccopastore, il più antico Neanderthal d’Europa.
Ma la storia continua attraverso i secoli e si tramanda, a cominciare dal nome: Mons Sacer, una collinetta sacra perché qui gli aruspici compivano riti magici. Proprio a Città Giardino si decisero le sorti della rivolta della plebe che si era rifugiata in questa zona per poi rinunciare alla secessione grazie al discorso pronunciato da Menenio Agrippa.
Qui erano le ville di Marziale, Seneca e Ovidio.
Qui si sono mossi papi e re, gerarchi fascisti e grandi architetti come Sabbatini hanno lasciato la propria impronta. La Resistenza di Montesacro e Val Melaina conta quattordici vittime dei nazifascisti, quattro avevano meno di vent’anni.
E a Montesacro è ambientato Ladri di biciclette, il film capolavoro di De Sica. Sull’Aniene, in via Bencivegna Alberto Sordi si muove come protagonista di Un americano a Roma. In via della Marcigliana la banda della Magliana sequestra il duca Massimiliano Grazioli Lante della Rovere. Nella zona di Talenti ha abitato Ennio Flaiano. E poi Rino Gaetano e la sua Aida, Peppino De Filippo e la casa di via Nomentana.
La Storia di Montesacro è un format innovativo pensato come una passeggiata fra piazze, vie e monumenti in cui alle pagine di narrazione di affiancano le foto in bianco e nero dei luoghi così come appaiono oggi.
Per rivivere le storie con il passo agile della contemporaneità.
Per esplorare Roma attraverso la storia dei suoi quartieri.
Il libro contiene anche gli utili indici dei luoghi, dei personaggi e delle date, per permettere al lettore di saltare facilmente da una pagina all’altra, da una storia all’altra, seguendo l’eco dei luoghi e della propria memoria.