La Storia di Vigna Clara-Fleming, a cura di Sara Fabrizi, è un inconsueto viaggio tra gli iconici quartieri di Roma nord. L’itinerario comincia tra le onde del mare che milioni di anni fa ricopre totalmente la zona, sulla scia di un delfino preistorico, che verrà ritrovato millenni dopo nelle cave sui Monti della Farnesina. Si osservano le grandi eruzioni del Vulcano Sabatino che modellano la campagna e danno forma ai rilievi, come quelli di Grottarossa.
Voltando pagina, si scopre un territorio conteso tra etruschi e romani. Ai margini della grande riserva naturale dell’Insugherata, si entra in un bosco sacro a Robigo, teatro di riti e sacrifici. Si visitano magnifici sepolcri ricavati nella roccia come la Tomba di Fadilla e quella dei Nasoni. Lungo la strada ci si imbatte nel grande poeta Ovidio, impegnato nel comporre le sue opere, e nell’imperatore Lucio Vero, che organizza banchetti nella sua villa in località Acquatraversa.
Il Medioevo costella di torri la campagna. Nell’area di Tor di Quinto, sorge una grande azienda agricola che dà da mangiare alla città. È la domusculta di San Leucio. I pellegrini che raggiungono Roma da nord percorrono la via Cassia, lasciando una traccia del loro passaggio sull’antica Tomba di Nerone. Al Castello di Tor Crescenza si incontra un artista innamorato di questi magnifici panorami: Nicolas Poussin.
Passo dopo passo, si arriva agli anni del fascismo che portano grandi ville lungo le consolari, come quelle dell’architetto Armando Brasini o di Claretta Petacci, l’amante del duce. Ponte Milvio, invece, è una zona popolare, di artigiani e operai. Arriva la guerra, con la paura, le bombe, la fame. Ma anche l’eroismo di coloro che combattono l’occupante tedesco. La Ricostruzione, il boom, la grande speculazione edilizia, le gare delle Olimpiadi. La narrazione tocca tutte le epoche, fino ad arrivare ai giorni dell’emergenza Covid.