Che cosa rende un territorio attrattivo? E che cosa lo rende percepibile come esperienza? Un’esperienza che non solo vale la pena di fare, ma che bisogna assolutamente fare.

È naturale che per domande simili si possano proporre molte risposte diverse, ma certamente c’è almeno un punto, oggi, che è impossibile ignorare: la narrazione. 

Un territorio è attrattivo nella misura in cui è protagonista di una narrazione adeguata che ne fa – al tempo stesso – oggetto di conoscenza e oggetto di condivisione esperenziale.

Se il principio appena enunciato è sufficientemente chiaro a chi si occupa di marketing territoriale e di comunicazione turistica, spesso è abbastanza sconosciuto a chi su quel territorio vive, opera abitualmente e magari avrebbe il compito di promuoverlo. Spesso, chi è parte di quel territorio e dovrebbe comunicarne le doti attrattive, non vi riesce. Spesso, non è semplicemente consapevole delle meraviglie che lo circondano. Eppure, in tempi di comunicazione globale, il cosiddetto “storytelling territoriale” può fare realmente la differenza intercettando profili di turisti-viaggiatori anche molto diversi tra loro per gusti, passioni, abitudini, mode del momento… 

Alla luce di tutto questo, il progetto delle Meraviglie non è semplicemente un format narrativo, ma una vera e propria piattaforma di concept territoriale. Il territorio che si lega alle Meraviglie per una propria valorizzazione, trova un’organizzazione in grado di analizzarne in profondità le potenzialità attrattive, capace di formulare un concept di racconto e di progettare un’azione coordinata nel tempo in cui comunicazione multimediale, marketing e ricerca sono fattori continuamente sinergici e finalizzati a un obiettivo ben chiaro. La collana dei volumi di Typimedia è quindi il primo, fondamentale elemento di un progetto più ampio finalizzato a far conoscere il territorio italiano attraverso le sue innumerevoli, sorprendenti meraviglie.     

Luigi Carletti