“La Storia della Magliana” comincia in una palude preistorica, percorsa da cervi giganti e ippopotami. In quelle acque si sospingono i primi Homo Sapiens come il celebre “cacciatore della Muratella” e poi gli Etruschi, infaticabili raccoglitori e mercanti di sale.
In 10 capitoli il volume racconta le evoluzioni successive del territorio, attraverso protagonisti, curiosità e aneddoti. Incontriamo i figli di Acca Larentia al fianco di Romolo nell’impresa di fondare Roma, la coraggiosa Turia femminista ante litteram, il giovane Ottaviano-Augusto, i martiri cristiani delle catacombe di Generosa e persino un medico esorcista e un papa in odor di eresia. Il viaggio nel tempo ci porta fi n dentro l’accampamento gotico del re Totila o nel bel mezzo di convegni di streghe; ci mette in cammino con i pellegrini lungo via della Magliana. Con due tappe signifi cative: la chiesina di Santa Passera, dove si celebra una santa che non esiste, e il castello della Magliana, seduti a tavola con Papa Leone, tra banchetti da 65 portate con raffi nati umanisti come commensali.
La peste e i morsi della zanzara anopheles segnano momenti bui, ma anche la ripartenza verso la modernità, scandita dalle azioni ardimentose dei garibaldini, lo sbuffo del primo treno e l’epopea contadina della bonifi ca fondiaria. Mussolini in persona visita due volte la Magliana: per inaugurare le case popolari del Trullo e per deviare il Tevere a colpi di dinamite.
Proprio il fiume fa da scenario, nel 1943, alla sanguinosa battaglia di Ponte della Magliana. E tante donne e uomini animano la Resistenza: i coniugi Monaco, il vicebrigadiere Pozzi, il ragioniere Testa.
Per cominciare a intravedere la Magliana di oggi bisogna arrivare all’edificazione speculativa del 1968 e all’autunno caldo del ‘71, con le lotte proletarie per la casa. La vita quotidiana si snoda tra picchetti anti-sfratto, occupazioni e scontri con la Celere, e si intreccia con le cronache più nere:dal rapimento Moro alla sparizione Orlandi, fi no al fattaccio del Canaro, che valgono alla Magliana la sinistra nomea di “Bronx di Roma”.
Nel quartiere dove la polizia entra a fatica si costituisce la famigerata “banda”. Tre giovanissimi con la pistola in pugno eliminano senza pietà gli avversari, fi no a diventare professionisti del crimine, capaci di muoversi con disinvoltura tra i grandi misteri d’Italia.
La banda sopravvive a faide intestine e ai blitz delle forze dell’ordine, dall’Operazione Colosseo a Mafi a Capitale, e ogni volta cambia pelle e si rigenera arruolando nuovi sodali. Ancora oggi, forse.