Il fotoracconto del quartiere nei 70 giorni che hanno cambiato la storia
Lockdown Pisa è il racconto per immagini di come il Covid-19 abbia costretto una comunità erede di una storia millenaria a rivoluzionare le proprie abitudini. Di colpo, una pandemia stravolge la vita di una città scrigno della cultura, culla dello splendore, architrave del patrimonio artistico italiano.
Negli scatti in bianco e nero di Fabio Muzzi e Alessandro Scatà ci sono i settanta giorni di limbo in cui resta sospesa una comunità dinamica, effervescente, eternamente giovane grazie agli universitari che popolano i suoi atenei.
Il lettore vedrà Pisa come nessuno l’ha mai vista. Nelle istantanee si riesce quasi a percepire il silenzio irreale che avvolge i suoi monumenti, cuore e cartolina di una città magica. Un capitolo a parte lo meritano i luoghi cari a ogni pisano: il drone sorvola gli arenili desolatamente vuoti e i paesi della provincia. Lo sguardo fugge sull’orizzonte di un mare piatto, senza onde, che pare la naturale continuazione delle spiagge deserte.
Le immagini straordinarie di questo volume di Typimedia, che di Pisa aveva già editato “La Storia”, catturano la paralisi delle attività ma pure la capacità dei pisani di reagire, adeguandosi alle regole imposte dalla quarantena. La spesa si fa in mascherina e per entrare nei supermercati bisogna aspettare pazientemente il proprio turno. Dai balconi e sulle saracinesche abbassate dei negozi spuntano gli inviti a restare a casa. In qualche scritta si coglie l’abilità, tipicamente toscana, di rendere leggero persino un momento tragico.
La sequenza fotografica segue un preciso filo narrativo, che culmina con il termine del lockdown e l’avvio della fase 2. La ripartenza è una suggestiva cerimonia collettiva sotto la Torre pendente, anima di Pisa e, mai come stavolta, simbolo di resilienza. Un potente messaggio di speranza che, grazie a questo libro, resterà impresso per sempre nella memoria dei lettori.