Quando abbiamo iniziato a lavorare con Marco Lopopolo al volume targato Typimedia Umbria Sentieri. Monti Martani, Valnerina e Amerino-Ternano in 100 itinerari (+1) a piedi e in bicicletta, ci è stato detto che l’obiettivo principale era quello di non far perdere chi avrebbe seguito i nostri sentieri.
Sì, certo, nella guida il viaggiatore troverà tutte le indicazioni – anche e soprattutto quelle tecniche – per partire, a piedi o in bici, e tornare a casa tranquilli. Ma noi che queste montagne e queste colline le abbiamo camminate da una vita, sappiamo che a perdersi – a volte – c’è più gusto.
Il fatto è che in questa zona un po’ meno nota dell’Umbria, alcuni motivi per perdersi non mancano di certo. E la maggior parte delle volte sono motivi piacevoli. Ci si perde volentieri soprattutto entrando in armonia con il genius loci. Con quegli spiriti della natura che spesso sono solo poco più in là del sentiero segnato, in una radura che si apre nel fitto del bosco illuminata dai raggi del sole, in una fiorita primaverile, in una fonte, su una cima o in un antro muschioso. O seguendo i segnali che qualcuno, prima di noi, ha lasciato sul cammino battezzando quello stesso luogo come speciale, santo o sacro.
Così anche noi abbiamo provato a dare degli spunti, dei segnali. Ogni sentiero, in fondo, è una storia, non solo un esercizio fisico, è un modo per entrare in contatto con l’anima dei luoghi e con chi ha già camminato qui: per lavoro, con le pecore, a fare il carbone, per andare a carpire le lenticchie, o magari in cerca di pace e per riconnettersi con la propria anima, con Dio, con la natura.
Ecco allora: con questa guida ci farebbe piacere accompagnare il lettore nei nostri luoghi, per poi vederlo continuare da solo, anche perdendosi, ma per ritrovare se stesso.
Gian Luca Diamanti e Marco Lopopolo
curatori del volume Umbria Sentieri. Monti Martani, Valnerina e Amerino-Ternano in 100 itinerari (+1) a piedi e in bicicletta