La scrittura de La Storia di Rimini per la collana della Storia d’Italia di Typimedia Editore mi ha fatto letteralmente viaggiare nel tempo e nello spazio della mia città. E ora continua a portarmi in viaggio, in un itinerario di presentazioni al pubblico che fanno vivere le pagine del libro.
Nel confronto con i lettori, ciò che più è emerso nei mesi trascorsi dall’uscita in libreria, è la sorpresa per una storia tanto ricca e vasta. Rimini prima della Rimini balneare, ma anche la città prima della fondazione da parte dei romani nel 268 avanti Cristo, e poi le storie, i personaggi e le vicende dei secoli che precedettero e seguirono il periodo della Signoria dei Malatesta: tanti gli squarci aperti sulla città sorta e sviluppatasi sulle rive del fiume che oggi si chiama Marecchia (in passato Ariminus), che stanno appassionando lettori e lettrici. Non solo riminesi, come si è visto nel corso di alcune presentazioni svoltesi nel corso dell’estate sulla spiaggia.
Giovedì 24 agosto, al Bagno 62, si è rivelato un pieno successo l’incontro promosso dalla Cooperativa Operatori di Spiaggia Rimini sud e organizzato in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga di Rimini nel contesto delle iniziative per la candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2026.
È stata l’occasione, accarezzati dalla brezza marina, per raccontare l’ultra millenaria storia della città, dai primi insediamenti preistorici per arrivare alle epoche a noi più vicine. Come il periodo risorgimentale o quello dell’immediato dopoguerra. Senza dimenticare di rievocare le figure dei conti Ruggero e Alessandro Baldini, e dell’avvocato Claudio Tintori, che 180 anni fa progettarono il primo Stabilimento balneare, piuttosto che del medico lombardo Paolo Mantegazza cui si deve l’avere in seguito introdotto il concetto di “vacanza gioiosa”. Anni e personaggi “pionieristici” raccontati nel sesto capitolo del volume La Storia di Rimini.
Annamaria Gradara
curatrice del volume La Storia di Rimini