C’è la Roma nera, quella dei delitti insoluti, nel nuovo libro dell’autore-detective Fabrizio Peronaci, “Il collezionista di ossa della Magliana e altri delitti” edito da Typimedia. La città oscura dove si aggira un macabro collezionista che si diverte a comporre il puzzle di uno scheletro con le ossa di cinque diverse persone alla Magliana. Quella, per citare un altro dei 10 casi presenti nel libro, dove una commerciante di Testaccio, prostituta part-time, verrà ritrovata con il cranio sfondato nell’appartamento in cui riceveva i clienti all’insaputa della figlia e dei familiari.
Ed è stato proprio nel quartiere Testaccio, alla Libreria Testaccio in piazza di Santa Maria Liberatrice, che mercoledì 10 maggio alle 18 Peronaci — storica firma di nera per il “Corriere della Sera”, testimone della docu-serie Netflix “Vatican Girl” sul caso di Emanuela Orlandi — ha presentato in compagnia dell’autore tv Alessandro De Angelis e del giornalista Pino Rinaldi i 10 cold case del libro avvenuti tra il 2000 e il 2010 nei quartieri della Capitale: San Lorenzo, Montesacro, Trastevere, Romanina, Cassia, Prati, Marconi, Magliana. E, appunto, Testaccio.
“Il delitto irrisolto è qualcosa di particolarmente interessante, un enigma che rimane – ha spiegato Pino Rinaldi –. Peronaci tratta la nera come deve essere trattata, come una cartina di tornasole per leggere la società. Oggi ascolteremo cosa significa scrivere un pezzo, un libro e cosa significa trasportarlo su piccolo o grande schermo”.
E l’autore ha aggiunto: “Il racconto del dolore stabilisce delle connessioni, è questo che mi ha spinto ad approfondire. Ho cominciato con il caso Orlandi, su cui ho scritto tre libri, e poi mi sono misurato con 20 anni di Roma nera con due libri per Typimedia editore”. E ancora: “I cold case non risolvibili sono pochissimi. Errori e manipolazioni sono spesso la causa della mancata risoluzione. La speranza del libro è di poter riaprire certi casi. Dei casi che racconto nel libro, molti dei quali poco conosciuti, ce n’è uno ambientato proprio a Testaccio, nel cuore del quartiere dove ci troviamo”.
A Testaccio, infatti, lavorava Laura Zambani, 55 anni, conosciuta come la “bella di giorno”: una vita divisa tra il banco di abbigliamento al mercato di quartiere e i pomeriggi nella garçonnière di via Squillace, nel quartiere Statuario-Capannelle a ridosso dell’Appia Nuova, dove sul citofono era riportata con un pennarello verde la fascia oraria di ricevimento, come in uno studio medico: dalle 14 alle 19.30. Carattere forte, mamma e nonna premurosa, prostituta-manager, Laura verrà uccisa il 10 novembre 2009 da un omicida rimasto ancora nell’ombra. Uno dei killer mai presi che appartengono alla storia del crimine della Capitale.
L’autore televisivo Alessandro De Angelis ha spiegato: “Leggendo i due libri di Peronaci con occhio tecnico mi sono fatto un’idea sui punti di forza di questo lavoro nell’ottica di un suo possibile trattamento cine-tv: capacità descrittiva per immagini, evoluzione dei personaggi nell’arco narrativo del libro, assenza del colpevole, che pone molte domande rispetto al modello televisivo”.
In chiusura dell’evento, le parole dell’autore: “Il filo conduttore di questi libri è Roma, la città nera dei misteri irrisolti, la città dei quartieri che sono teatro dei diversi omicidi”.