Era trascorso tanto tempo dalla sua infanzia, negli anni Settanta.
Ma in Rosita il passato spesso riaffiorava.
La Sicilia che aveva vissuto da bambina: un insieme di eventi, emozioni, immagini, suoni, odori e sapori della sua terra che riprendeva vita, ogni volta, foglio dopo foglio, nel romanzo che aveva scritto a dodici anni.
Inizia con queste parole il nuovo romanzo di Daniela Mirisola “Nell’ora più calda“. Una storia che trae ispirazione da fatti reali e che diventa un noir, in cui colpi di scena ed emozioni compongono un trama affascinante. Un racconto delicato e spietato insieme, come può esserlo la realtà solo dal punto di vista una bambina, Rosita, una protagonista non convenzionale. Il suo è un racconto di una Sicilia degli anni Settanta, ancora arcaica nelle sue trame e nei suoi rituali. Con il suo sguardo Rosita cerca di dare un volto al pericolo che sente sempre più incombente: Primula Rossa. È così che a Darfudi, nel suo paese, chiamano un mafioso che semina la paura.
Un giallo insolito e complesso dove la ricerca del colpevole, o dei colpevoli, si unisce alla ricerca eterna della verità, al di là di ostacoli esterni e interiori, ma anche dei filtri e dei muri posti dagli adulti per proteggere i bambini per il loro bene. Ma nascondere la verità non è mai un bene, e quando lo si fa, le cose rischiano di finire molto male.