Le cento (+1) parole della crisi
Termini tecnici, neologismi, personaggi che non potremo più scordare
Dal beneagurante (ed esorcizzante) #andràtuttobenea Vo’ Euganeo passando per distanziamento sociale e lockdown, fino a concetti ormai ben assimilati come pandemia e quarantena.
Le cento (+1) parole della crisi fanno ormai parte di un codice condiviso che abbiamo imparato parallelamente alla conoscenza del Coronavirus e dei suoi effetti. Un glossario che è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e che ha condizionato il nostro modo di esprimersi in contesti diversi: nel lavoro e in famiglia, nelle nostre relazioni sociali e nella necessità di mettere ordine nel massiccio flusso quotidiano di informazioni.
Questo libro realizzato da Alfredo Romeo (ex Treccani) per Typimedia, prova a riassumere nel numero simbolico di cento (+1) le parole che ci hanno accompagnato e probabilmente ci accompagneranno per ancora molto tempo. Attraverso le parole si forma la conoscenza perché ogni termine è portatore di significati, che a loro volta racchiudono storie, esperienze, dati e informazioni di ogni genere. Ecco che il glossario del Coronavirus stilato da Alfredo Romeo diventa una vera e propria guida – tra le molte possibili – che con semplicità e analitica chiarezza ci aiuta a ripercorrere quanto abbiamo vissuto in questi mesi del 2020, permettendoci da un lato di comprendere meglio alcuni concetti, e dall’altro di fissare nomi, luoghi, vicende che costituiranno la memoria collettiva.
Termini tecnici e neologismi si accompagnano ai nomi di personaggi (in un elenco supplementare di 30 nomi) che sono entrati di diritto nella nostra dieta informativa quotidiana e che non potremo più dimenticare.
Ognuno di essi è spiegato con una breve scheda che ne illustra origini ed evoluzione. In definitiva, un piccolo grande libro che domani potremo rileggere come un codice condiviso della nostra comunità.