Dalle navi a vela che assediano Gaeta nel 1860-61 fino alle più moderne imbarcazioni come l’Amerigo Vespucci. Il volume Gaeta e la Marina Militare. Un legame storico lungo 160 anni, a cura di Antonio Tiso, racconta il legame tra la città tirrenica e la forza armata. Gaeta è infatti una tra le ultime roccaforti del Regno borbonico a cadere durante il Risorgimento, dopo una strenua resistenza di cento giorni. L’evento bellico fu una tappa fondamentale nelle operazioni di conquista dell’Italia meridionale durante il Risorgimento Italiano e rappresentò un capitolo fondamentale nella costituenda flotta della Marina Militare sotto un’unica insegna.
Il porto militare di Sant’Antonio, gli idrovolanti, le guerre mondiali, le grandi navi, i relitti e i naufragi, le scuole nautiche, i pescatori, gli equipaggi, gli stabilimenti balneari. Sono alcuni dei temi che il libro racconta attraverso foto d’epoca in bianco e nero. Un patrimonio di storia raccolto in un unico volume grazie alla collaborazione con il Comune di Gaeta e all’aiuto di abitanti, famiglie, associazioni, scuole. Il risultato è una pubblicazione capace di stupire per la bellezza delle immagini e la forza narrativa dell’impianto editoriale. Gli scatti d’epoca si alternano a contributi scritti da collezionisti del posto, grandi conoscitori del mare in quanto ex comandanti di imbarcazioni o perché cresciuti da genitori e nonni che hanno solcato gli oceani o hanno combattuto a bordo durante i conflitti.
Un libro che si sofferma sui grandi eventi ma è fatto anche di piccoli episodi, aneddoti e curiosità, che per decenni sono rimasti custoditi gelosamente nei cassetti degli abitanti. Finché qualcuno non ha deciso di raccogliere tutto quel patrimonio di foto e memorie e di farne un grande racconto corale sulla storia di Gaeta.