Racchiusi tra colline, parchi naturali e palazzi residenziali sorgono i quartieri di Fidene e Nuovo Salario. Questa porzione di Roma Nord, lambita dall’oasi verde della Riserva naturale della Marcigliana, è stata urbanizzata nel Novecento, ma la sua particolare conformazione risale alla preistoria.
“La Storia di Fidene Nuovo Salario”, a cura di Giulia Zaccardelli, ha origine dalle pianure alluvionali e dalle dolci colline che oggi contraddistinguono i quartieri, plasmate dal corso del Tevere e dell’Aniene. Dalle prime comunità preistoriche si sviluppa la città di Fidenae, che si oppone all’espansione dell’Impero Romano, finché non viene conquistata. Da questo momento si perdono le tracce della città, e la campagna su cui sorge viene occupata dalle ville della borghesia romana.
Nel Medioevo i barbari entrano in città da ponte Salario. Castel Giubileo accoglie papa Pio II in partenza per la Crociata contro i musulmani, e Cesare Borgia, diretto a Imola. Durante il Barocco, Villa Spada diventa luogo di riposo per i mecenati Virgilio e Bernardino Spada.
Gli eventi si susseguono rapidi finché nel 1867 Giuseppe Garibaldi dorme a Castel Giubileo, e Raffaele Cadorna, due giorni prima della breccia di Porta Pia, si accampa a Villa Spada. È con il fascismo che nascono le prime borgate, Tufello e Val Melaina, e viene inaugurato l’aeroporto del Littorio, che ospita l’autodromo in cui gareggiano l’Alfa Romeo di Tazio Nuvolari e l’elicottero Caproni Ca.100-bis di Vittorio Suster. Ma la Seconda guerra mondiale è ormai alle porte, e la gioventù dei quartieri è disposta a morire pur di resistere all’occupazione nazista.
Il dopoguerra è un periodo di rinascita: ciò che la guerra ha distrutto, gli uomini ricostruiscono, e nascono la Serpentara, Nuovo Salario, Fidene e Colle Salario, quartieri vivi e dinamici, in continua evoluzione come le storie che custodiscono.