“La storia di Guidonia-Montecelio” è un lungo viaggio attraverso il tempo che ha inizio più di 2 milioni di anni fa, quando il Mar Tirreno si ritira verso ovest e lascia spazio alla piana laziale. Quelle che un tempo erano piccole isole che affioravano dal mare Pliocenico, sono oggi i colli che sovrastano Guidonia e che ospitano Montecelio: i Monti Cornicolani.
Il loro nome è legato a Corniculum, l’antica città latina che, secondo la leggenda, avrebbe dato i natali a Servio Tullio, il sesto re di Roma. Il nostro cammino prosegue così lungo l’antica via Cornicolana, grande crocevia di uomini e merci. Immersi nel verde dell’agro tiburtino, rimaniamo affascinati dalle maestose ville romane disseminate in tutta la zona: era qui che le più importanti famiglie patrizie risiedevano, come nel caso della Villa dell’Inviolata, che si ritiene appartenesse alla famiglia imperiale.
I ruderi di queste ville vengono riutilizzati nel medioevo per costruire numerose torri e roccaforti, che ancora oggi riecheggiano nei nomi di varie località: Tor de’Sordi, Tor Mastorta, Castell’Arcione. Tra tutte queste strutture spicca quella costruita dalla famiglia de’ Crescenzi: Castrum Monticellorum, ovvero la celebre Rocca di Montecelio. Attorno alla rocca prendono vita le fosche vicende della Roma papale, fatte di intrighi di palazzo e sanguinose guerre in cui sono coinvolti personaggi come l’antipapa Vittore IV, Prospero Colonna, Francesco Orsini.
La costruzione dell’aeroporto Alfredo Barbieri in occasione della Prima Guerra Mondiale è il preludio per la fondazione della “Città dell’Aria”, che Mussolini accorpa al modernissimo Centro Sperimentale. Questa piccola cittadina, sorta per accogliere i lavoratori civili e militari dell’aeroporto, conosce, a partire dal secondo dopoguerra, un incremento demografico esponenziale, che l’ha portato a diventare il terzo comune più popoloso del Lazio.