La Storia di Marconi-San Paolo si compone di memorie, voci e volti della comunità, in una narrazione avvincente alla riscoperta delle origini, tra curiosità e personaggi. Un racconto che trova le sue radici nell’epoca preistorica, quando giganteschi elefanti, ippopotami e iene popolavano questo territorio.
La sapiente scrittura di Sara Fabrizi ci trasporta, con la mente, all’antica via Portuense, teatro dell’incontro tra papa Leone I e Genserico, re dei Vandali, destinato a saccheggiare la città nel 455 d.C. E la stessa sorte tocca, secoli dopo, alla basilica di San Paolo, nell’846 d.C., sotto agli attacchi dei saraceni.
Nella storia di Marconi-San Paolo ricopre un ruolo centrale il Tevere. In riva al fiume, infatti, si attende il ritorno di Papa Gregorio XI dalla Cattività avignonese dopo che, nel 1309, Clemente V aveva spostato la sede papale in Francia.
La narrazione ci porta poi alla peste del 1656, quando le vittime del morbo vengono trasportate su barconi lungo le acque del Tevere e sepolte nel grande prato che diventerà poi Parco Schuster, vicino alla basilica di San Paolo che, quasi 200 anni dopo, tra il 15 e il 16 luglio 1823, viene quasi completamente distrutta da un incendio.
Alla fine dell’Ottocento i quartieri conoscono la prima industrializzazione, con la nascita dei Mulini Biondi e la costruzione del ponte dell’Industria.
Un periodo segnato anche dall’esplosione della polveriera del forte Portuense, il 23 aprile 1891. Ma anche dall’eroico coraggio del capitano Pio Spaccamela e del caporale Domenico Cattaneo, che mettono a rischio la propria incolumità per salvare molte vite da quell’inferno di fiamme.
E ancora, con la nascita della Mira Lanza – danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale – la costruzione del grande Granaio dell’Urbe e del Gazometro, il territorio assume i contorni dello skyline moderno. Tra un passato da ricordare e futuro ancora da immaginare.