Tagliata dal sinuoso corso dell’Adige, una “piccola Roma” in perfetto equilibrio tra arte e natura: Verona è una delle protagoniste più eccezionali della storia d’Italia. Una storia che inizia milioni di anni fa tra le pietre della Lessinia e passa dai focolari preistorici della grotta di Fumane, dal bronzo e dall’ambra incastonati nel cuore delle Grandi Valli Veronesi.
Tutto, a Verona, parla di storia. Una città in cui si muovono personalità illustri, da Alboino e Rosmunda agli Scaligeri, da Teodorico a Ezzelino, e figure vestite di un mito – come Romeo e Giulietta – destinato a durare per sempre.
Così come per sempre è scolpita, nelle architetture, l’eco del passato. Nella Loggia del Consiglio è incisa la dominazione veneziana, mentre Porta Nuova ricorda il Rinascimento di Michele Sanmicheli. Un passato fatto di scontri e dominazioni, da Napoleone agli Asburgo, dai patrioti “masenini” al passaggio di Garibaldi. Fino alla Grande guerra e a quel terrore giunto dal cielo che, con le proprie bombe, ferisce nel profondo il centro cittadino.
Città di retrovia, Verona vive da vicino le faticose sfi de del Novecento. Piazzaforte tedesca allo scoppio della Seconda guerra mondiale, sede – a Castelvecchio – del celeberrimo processo di Verona ai “traditori” del fascismo, rialza la testa grazie all’azione di uomini e donne della resistenza che accompagnano la città fi no a una liberazione sofferta.
Dal dopoguerra, Verona ritrova il suo splendore. Il boom economico anima l’efficienza della zona industriale, lo sviluppo della nuova Fiera e la costruzione dello stadio Bentegodi, che legherà per sempre a sé il ricordo dello storico scudetto ottenuto dalla squadra di Bagnoli nel 1985. Ma anche una valorizzazione culturale che vede negli interventi di Carlo Scarpa e Licinio Magagnato, nell’istituzione del Vinitaly e nell’iscrizione al Patrimonio dell’Unesco una svolta decisiva, intesa a consegnare al futuro una città fi era del proprio passato.