Affacciata sul Mar Tirreno, all’estremità meridionale della pianura costiera dell’Arno, Livorno è una città con una storia che profuma di salsedine.
Nata come villaggio di pescatori, fu l’intervento del Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, alla fine del Cinquecento a trasformare Livorno in un grande porto internazionale grazie anche alle Leggi Livornine che concedevano a tutti i mercanti stranieri che si trasferivano in città privilegi e immunità, incrementando i commerci e gli scambi.
Livorno è sempre stata cosmopolita, caratteristica che si respira ancora oggi passeggiando in questa città multietnica e multiculturale, capace di meravigliare in mille modi. Il volume Livorno, le 100 meraviglie (+1), a cura di Giuseppe Mascambruno e Fabio Muzzi, è un racconto per immagini che accompagna il lettore in un luogo ricco di storia e di bellezze.
Con i ponti, le chiese e gli antichi palazzi che si riflettono nelle tranquille acque dei canali navigabili del quartiere della Venezia Nuova, cuore della città, in cui sorge l’imponente complesso della Fortezza Vecchia; il Porto Mediceo che si insinua nel centro cittadino, dominato da torri e opere difensive. E poi l’eleganza della Terrazza Mascagni con il suo pavimento a scacchiera, il monumento ai Quattro Mori, e le cantine remiere, altro orgoglio tutto livornese. E due perle selvagge e incontaminate, le isole di Gorgona e Capraia, che osservano la città da lontano.
Fucina di artisti – qui sono nati i pittori Amedeo Modigliani e Giovanni Fattori, il musicista Pietro Mascagni e il regista Paolo Virzì – e di personalità eclettiche, come dimostrano i villini in stile liberty del quartiere Ardenza, Livorno è uno scrigno pronto a meravigliarvi.