Il volume “Prati, le 100 meraviglie (+1)” accompagna il lettore in un viaggio fatto di immagini e parole per le strade e gli angoli di questo quartiere di Roma, con lo sguardo rivolto alla bellezza dei suoi palazzi antichi, dei suoi monumenti storici, dei suoi viali alberati. Ad ogni meraviglia vengono dedicate due pagine: da un lato, un breve testo e una citazione che raccontano la sua storia, una curiosità o un aneddoto ad essa legato; dall’altro, uno scatto d’autore che la immortala in tutto il suo splendore.
Il libro è un itinerario fotografico ideale nel fascino senza tempo di Prati. Qui, le varie fasi storiche della città si stratificano e mostrano le tante anime di cui è composta, offrendo ai suoi abitanti e ai suoi visitatori una lettura di Roma diversa dal solito. Ad ogni epoca corrispondono le sue meraviglie: i nomi delle strade rievocano le gesta dei condottieri dell’antica Roma, come via Trionfale, dove Furio Camillo celebrò la vittoria sulla città di Veio, ma anche i grandi personaggi dell’era repubblicana e imperiale (viale Giulio Cesare, via Orazio, via Cola di Rienzo). Costruzioni imponenti come Castel Sant’Angelo mostrano la grandezza dell’età imperiale. Monumenti come quello dedicato a Cavour al Palazzo di Giustizia o le sedi della Rai segnano il passaggio da quartiere “periferico” a centrale.
Prati è stata la dimora di famosi artisti e grandi intellettuali, come Alberto Moravia, Vinicio Diamanti, Dacia Maraini e Andrea Camilleri. Mentre nel cuore del rione svetta il Tempio Valdese, camminando per queste vie ci si accorgerà presto che la vista non intercetta mail la Cupola di San Pietro. Leggenda vuole che Prati sia stato costruito proprio in modo da non offrire mai la vista sul “Cupolone”, per oscurare il potere dei papi.