Crocevia di cultura e civiltà, Tarquinia è la capitale degli Etruschi. Affacciata sul Tirreno, rappresenta la porta di accesso della Tuscia, ultimo confine di Maremma, a un’ora da Roma, a pochi minuti dal più importante porto croceristico d’Italia. Una città dalle origini antiche, nominata sito UNESCO per la peculiarità e bellezza delle tombe dipinte della sua Necropoli.
La più importante delle meraviglie si cela proprio nella sua complessità, nei suoi tremila anni di storia. Passeggiare per le vie del centro storico è un tuffo nel passato tra torri e complessi monumentali, nel respiro che fu di Vincenzo Cardarelli, suo cantore appassionato, o negli occhi di Sebastian Matta, che qui decise di vivere e le cui opere sono oggi nella splendida Sala del Consiglio Comunale.
Paesaggi a perdita d’occhio dal colle che domina il mare: è ciò che si può ammirare affacciandosi da Palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, dove si trovano, nella loro maestosa bellezza, i Cavalli Alati, o dal Torrione Matilde di Canossa, accesso alla grandiosa Chiesa di Santa Maria in Castello.
Il volume Tarquinia, le 100 meraviglie (+1), con le foto di Antonio Tiso, racconta una terra di butteri, di tradizioni ed eventi, straordinaria nel giorno di Pasqua, quando la statua lignea del Cristo Risorto corre trionfante sulle teste della gente, suggestiva nel Santo Natale con il suo Presepe Vivente e i suoi figuranti. Immersa nella bellezza di tesori naturalistici unici, come la Riserva delle Saline, dove Luigi Comencini scelse di girare “Le Avventure di Pinocchio”.
Tarquinia è le sue chiese, le sue storie, il profumo dell’”acquacotta”, il sole che diventa sale, le “ferle”; è la città dove ancora oggi le mani sapienti di artisti tirano fuori dal fumo incandescente vasi di bucchero neri e luminosi. Tarquinia è un viaggio nei sensi, nella storia, nella cultura, nella tradizione, nella natura, un’esperienza che ti resta dentro, tanto da voler tornare lì dove gli Etruschi scelsero di restare.