Scrivere La Storia di Monti ha rappresentato per me un’esperienza straordinaria: non solo avevo l’occasione di ripercorrere i personaggi e gli eventi del primo rione di Roma, ma ho potuto anche gettare uno sguardo nuovo sulla mia memoria personale.
Sono nato e vivo sulla Tuscolana ma Monti è da sempre il quartiere del mio cuore. È proprio qui, ormai quindici anni or sono, che mi sono diplomato al liceo Pilo Albertelli. A ripensarci oggi, che privilegio è uscire da scuola e ritrovarsi davanti alla maestosità di Santa Maria Maggiore. Poi, dopo la laurea, ho lavorato in via Leonina, nel cuore dell’antica Suburra, dove un tempo sorgeva l’Argiletum, il quartiere dei librai-editori caro a Marziale, Orazio e Seneca. Tra i ricordi più belli di quel periodo ho le fugaci pause pranzo con vista Fori Imperiali.
Ma Monti è anche il rione in cui andavo a suonare da giovanissimo per la chiesa di Santa Maria ai Monti. Processione per le vie rionali al pomeriggio e concerto in piazzetta alla sera, tra musica popolare, jazz e lirica, fino a quando non venivano offerte a tutti, romani e turisti, fave e pecorino assieme a un immancabile bicchiere di vino.
Per tutte queste ragioni mi considero un monticiano d’adozione. Ma, scrivendo questo libro, ho scoperto fatti a me nuovi o di cui avevo perso memoria. Conoscevo bene le vicissitudini legate alla realizzazione del Mosè di Michelangelo, ma non sapevo che proprio a Monti venne ritrovato il Laocoonte. Ugualmente, so bene che qui avevano bottega Bernini e Michelangelo, ma non ricordavo che anche Guttuso vi ha lavorato per un periodo.
Nel volume La Storia di Monti, edito da Typimedia, ho raccontato le tante curiosità, le celebri vicende e gli illustri personaggi che hanno attraversato il rione nel corso dei millenni ma, soprattutto, spero di aver riportato quel carattere così autentico e genuino che lo caratterizza. Sono gli iconici saliscendi, le chiese storiche, le tradizioni popolari e religiose, le botteghe dal sapore antico che fanno di questo rione nel cuore dell’Urbe il più incantevole tra i quartieri romani.
Valerio Maria Piozzo
curatore del volume “La Storia di Monti”