“La Storia di Primavalle” inizia milioni di anni fa, quando il territorio è ancora sommerso dalle acque del mare Tirreno e il Soratte emerge quale isola all’orizzonte. L’innalzarsi delle prime alture, da Monte Mario ai Monti Vaticani, e la formazione di numerosi corsi d’acqua che scorrono da est verso il mare cominciano a formare piccole valli e altopiani modellando in modo caratteristico questa parte del territorio.
In età storica è la magnifica città etrusca di Veio a dominare incontrastata la zona grazie alla costruzione di una serie di antiche vie difese da centri fortificati e punteggiate di villaggi, come i celebri Septem Pagi. Veio, che vuole arrivare al mare per impadronirsi delle Saline di Fiumicino, entra ben presto in conflitto con una potenza nascente: Roma. Sarà Romolo, il primo re, a iniziare una guerra contro gli Etruschi che si prolungherà per secoli sino alla definitiva vittoria romana del 396 a.C. ad opera di Furio Camillo.
Durante l’epoca romana il territorio di Primavalle si caratterizza per la vocazione agricola. Sorgono le villae rustiche, si definiscono le grandi vie di comunicazione come la via Trionfale e la via Cornelia, mentre nel 109 d.C. l’imperatore Traiano ordina la costruzione dell’acquedotto che reca le acque del lago Bracciano sin verso Trastevere ancora oggi visibile lungo via della Pineta Sacchetti.
Con il declinare della potenza romana sarà il Vaticano a dominare. Primavalle diviene, infatti, territorio del Capitolo di San Pietro in Vaticano e suo granaio e deposito. L’organizzazione vaticana resisterà sino all’Unità d’Italia che sconvolgerà l’assetto del futuro quartiere. Dai primi anni Venti, infatti, inizia un’urbanizzazione progressiva e costante che sfocerà nel 1938 con l’edificazione della borgata Primavalle, voluta da Benito Mussolini. La storia travagliata del Novecento ha permesso, tuttavia, il formarsi di un orgoglio “primavallese” ancora oggi molto sentito e ansioso di un migliore domani.