La storia delle periferie romane è così complessa e contraddittoria, piena di luoghi significativi e di personaggi cosiddetti minori ma che “minori” non lo sono per niente, che probabilmente per racchiuderla efficacemente in un’immagine serve il talento creativo di uno Zerocalcare o di artisti che, con un verso o una battuta, siano capaci di sintetizzare vicende destinate a segnare in modo indelebile la memoria collettiva. Non è un caso che, nel raccontare la Storia di Rebibbia-San Basilio, Valerio Maria Piozzo, curatore di questo volume, abbia chiuso il suo lavoro parlando proprio di Zerocalcare, l’artista che forse meglio di chiunque altro in questi anni ha saputo raccontare questa parte di Roma facendone una metafora graffiante in grado di arrivare a chiunque.

Nella collana di Typimedia dedicata alla Storia di Roma, questo nuovo libro su Rebibbia-San Basilio racconta un’area della capitale che per molti è evocatrice di turbolenze sociali, conflitti irrisolti e tensioni sempre sul punto di deflagrare. Rebibbia è anche il nome del carcere (probabilmente) più famoso d’Italia, San Basilio è l’ex borgata che da alcuni decenni a questa parte si è guadagnata una fama non proprio rassicurante. Questo abbinamento tra due luoghi con simili caratteristiche ha determinato inevitabilmente una visione molto legata all’attualità e alle vicende più recenti, ma assai distante dalla storia, che non è solo straordinariamente ricca, ma ci propone un viaggio nel tempo che parte dal Pleistocene e attraversa tutte le epoche.

Del resto, l’area nord-orientale di Roma – la mitica campagna romana raccontata da artisti e viaggiatori – nei secoli ha visto arrivare barbari e conquistatori, nobili in fuga e alti prelati, patrioti, scienziati e imprenditori. Di ognuna di queste tipologie di “visitatori” – non tutte pacifiche e inclini all’integrazione – la storia ha visto scrivere pagine destinate a comporre un quadro appassionante in cui spesso spiccano le vicende di donne e uomini che meriterebbero biografie dettagliate e approfondite. Personaggi davvero memorabili, che ritroviamo puntualmente nelle pagine di questo volume, e che ci rivelano un territorio molto lontano da un immaginario collettivo spesso condizionato da luoghi comuni e scarsa memoria storica.

Buona lettura a tutti.

Luigi Carletti

Editore Typimedia