Percorso Pasolini è il primo di una serie di percorsi romani dedicati ai grandi personaggi del passato che con il loro passaggio hanno segnato la storia della Capitale; che hanno inciso – potremmo dire – la loro impronta nei luoghi dove hanno abitato, vissuto o che sono stati comunque significativi nella loro esistenza.
Nel caso di Pasolini sono molti i luoghi di Roma da raccontare e per farlo il critico Fabio Canessa ha fatto una selezione che ha generato dieci tappe per un percorso che attraversa il territorio romano in lungo e in largo, in un’esplorazione che è poi stato l’elemento caratterizzante della vita dello scrittore: esplorare per raccontare, sia che fossero luoghi fisici o i più misteriosi e talvolta impenetrabili luoghi dell’anima.
Dunque, Percorso Pasolini ci propone un vero e proprio tour romano che, partendo dal quartiere popolare di Rebibbia, arriva infine al tragico epilogo all’ Idroscalo di Ostia, nel luogo in cui Pier Paolo trovò la morte. Ognuna delle dieci tappe è naturalmente ricca di significati e di rimandi alla produzione artistica dell’autore, oltreché alle sue vicende familiari, alle amicizie romane, ai collegamenti con intellettuali dell’epoca. Seguire questo percorso significa ripercorrere la vita di Pasolini nel suo saliscendi esistenziale contrassegnato da momenti molto difficili e straordinari successi, da fasi di sconforto e intima riflessione alternati a periodi di “vita spericolata” o “stravissuta”, come – ispirandoci a Vasco Rossi – abbiamo titolato nel testo principale.
Per Typimedia poter proporre ai lettori questo lavoro su Pasolini è sicuramente motivo di orgoglio per la qualità dei contenuti prodotti ma anche per un’altra importante ragione: Percorso Pasolini tiene infatti a battesimo un nuovo prodotto editoriale, innovativo nella formula e del tutto particolare nella sua struttura. L’abbiamo chiamato MapMagazine, perché si presenta come una mappa ma si legge (anche) come un magazine di quei tempi che per la stampa furono eroici: parliamo del formato “a lenzuolo” tipico del Novecento, oggi considerato certamente “fuori moda” perché lontanissimo dalle frenesie della comunicazione digitale, ma non per questo meno affascinante. Ecco, MapMagazine si legge come una mappa (facciata B) e come un magazine (facciata A), ma anche come un prodotto multimediale e digitale, perché grazie al principio della realtà aumentata, dalla carta – attraverso dei semplici QR code – è possibile passare alla versione digitale, arricchita di video, podcast, fotogallery e mappe georeferenziate. Lettura tradizionale e consultazione digitale dei contenuti provano quindi a convivere in un prodotto agile da maneggiare, dove i testi rispettano le piegature della carta e la parte multimediale è un arricchimento effettivo.
MapMagazine fa parte delle Tartarughine, la collana di Typimedia Editore dedicata al turismo sostenibile fatto di esplorazioni lente e consapevoli.
Luigi Carletti
Editore di Typimedia