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Basilicata, le 100 meraviglie (+1) - Le valli del Basentello

Tra i paesaggi struggenti della Basilicata, alla scoperta di una terra che ha ancora molto da raccontare

21 Dicembre 2020 FocusParola all'autore

Non potrebbe esserci momento migliore per provare a raccontare la Basilicata. Negli ultimi anni sta infatti finalmente uscendo dall’oblio sonnacchioso in cui era finita. Il percorso trionfale di Matera-Basilicata 2019 l’ha resa, nel 2018, la terza meta al mondo secondo il New York Times, attirando visitatori da tutto il globo. Tuttavia, i più si fermano all’incredibile fascino senza tempo dei Sassi di Matera o allo splendore dell’azzurro mare di Maratea, ai due capi opposti della Regione. Pochi, purtroppo, osano spingersi nell’incognito entroterra lucano. Difficile, del resto, esplorarlo senza l’aiuto di una guida esperta. Il volume edito da Typimedia “Basilicata, le 100 Meraviglie (+1)” tenta di essere anche questo: una bussola per aiutare gli ardimentosi che decidono di intraprendere questa scoperta.

Un territorio complesso la Basilicata, dai paesaggi variegati e struggenti, fatto di chilometri e chilometri di ampi spazi aperti. I suoi antichi borghi si guardano a distanza, aggrappati alle ripide alture, solcate dalle aspre rughe dei calanchi o ombreggiate da fitte foreste. Le strade che li collegano sembrano tutte poeticamente secondarie, anche le arterie principali, che ripercorrono le ancestrali vie di transito tracciate dagli antichi greci lungo i suoi fiumi: la fossa Bradanica dalle colline di grano, il Basento dominato dalle Piccole Dolomiti, l’Agri che scorre placido tra le gialli argille, il Sinni, nastro d’argento nelle foreste dei massicci del Sirino e del Pollino

Vie che ho deciso di seguire anche io, accompagnato dai versi immortali dei più grandi poeti lucani, nel riscoprire la mia terra per poi raccontarla. Perché anche per noi abitanti la Basilicata è spesso terra incognita. Complice il naturale isolamento (morfologico, ma anche in parte sociale e culturale) delle comunità lucane, tesori magnifici come il capolavoro di Mytens ad Albano di Lucania, o il polittico smembrato di San Martino d’Agri, ma persino tanti angoli della stessa Matera restano ignoti a chi non li vive e frequenta ogni giorno. Tesori che meritano di essere valorizzati, ma per farlo occorre conoscerli e apprenderne la storia, magari iniziando con questo libro, e proseguendo così nel percorso di riscoperta e presa di coscienza della propria identità che, avviato da grandi meridionalisti lucani come Francesco Saverio Nitti e Giustino Fortunato, ha dato origine al vincente progetto di Matera-Basilicata 2019, ma che deve ancora proseguire per restituire definitivamente alla Basilicata e ai lucani il giusto ruolo e la giusta dignità.

Nicola Taddonio

curatore del volume “Basilicata, le 100 Meraviglie (+1)”

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Le Meraviglie d’Italia

Basilicata, le 100 meraviglie (+1)

Nicola Taddonio

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